La festa del narciso

Un modo diverso per scoprire Rocca di Mezzo, un centro turistico d’eccellenza dove, sia d’inverno sia d’estate è possibile esplorare la montagna circostante, con ascensioni ai monti Rotondo, Velino, Puzzillo, Morrone e Cornacchia, è la “festa del Narciso”.

È a primavera che si compie il “trionfo dei narcisi”, che si arrampicano dappertutto macchiando di bianco il verde dei prati dell’altipiano. A questo fiore, simbolo di una antica tradizione pastorale ormai al tramonto, è dedicata una festa che si svolge annualmente a Rocca di Mezzo l’ultima domenica di maggio. In questo giorno una schiera di carri allegorici, tappezzati di bianchi narcisi, sfila per le strade e le piazze del paese, avvincendo gli spettatori con l’intenso profumo dei fiori e le loro spettacolari ed elaborate trame.

All’evento, organizzato dalla Pro Loco di Rocca di Mezzo con il Patrocinio del Comune, possono partecipare tutti gli abitanti del paese e anche quelli dei paesi vicini. Ciascun carro, la cui preparazione richiede almeno un mese di lavoro, viene ricoperto di narcisi durante tutta la notte precedente la sfilata, grazie alle abili mani degli artisti locali che hanno tagliato, attaccato, fatto, disfatto e ricomposto disegni, forme e scenografie.

Importante è il ruolo dei bambini, infaticabili nel raccogliere nei prati i celebrati fiori dell’altopiano delle Rocche, e utilissimi nella fase di costruzione. Sono infatti necessarie centinaia di migliaia di narcisi per rivestire le pareti dei manufatti, e gli steli devono essere infilati uno a uno, con pazienza infinita, nella rete che riveste le complesse strutture. E le dita sottili e veloci dei bimbi sono l’ideale per questa operazione. Le scene trasportate dai carri sono prese dalle favole, dalla storia, dalla letteratura, dalla cronaca, dall’attualità, dalla natura. Su ogni carro giovani e anziani, bambini e adulti giocano a interpretare ruoli moderni o antichi a seconda dei casi, cantando e recitando tra gli applausi e i cori degli spettatori. La giornata si conclude con la premiazione del carro più bello e con l’esibizione di bande e gruppi fokloristici.

 

La festa del narciso nacque nel 1947, quando era ancora aperta la ferita della seconda guerra mondiale. Nel libro “Parata d’ombre” Mario Arpea, docente universitario originario di Rocca di Mezzo, scrive“La gente ripensava ancora a quei lunghissimi inverni trascorsi fra truppe d’occupazione, minacce di rastrellamenti, tensioni e pericoli che l’avevano obbligata a una esistenza di angoscia e di paure. Ma ora voleva ricominciare a vivere. I giovani più degli altri guardavano all’indomani. [..] L’idea della sagra germogliò in quel clima di speranza e di cambiamento”.

Tra i primi progetti, ci fu quello di ornare case e strade di composizioni floreali e rievocare sullo sfondo dei prati la storia di Narciso e della ninfa Eco. C’è pure chi per l’occasione inventò la favola del giovane Laso, pastorello che prega le divinità di concedere spazi più larghi al suo sparuto gregge stretto tra il bosco e il lago. Una sera il giovane sogna di trovarsi in un immenso pianoro su cui brucano all’infinito greggi di pecore. Al mattino, svegliandosi, si accorge che su gran parte dell’altopiano, al posto dell’acqua ci sono prati coperti di narcisi. Poi qualcuno sfogliò alcuni cataloghi inviati da un gruppo di emigrati a Los Angeles, che illustrano con grandi foto a colori la parata delle rose, manifestazione molto in voga a quei tempi a Pasadena, in California. E i giochi furono fatti. All’inizio i carri erano costituiti da rimorchi allargati con assi di legno e tavole, ricoperti di erba e di muschio, decorati semplicemente con ramoscelli di salici chiamati festoni e, naturalmente, da migliaia di narcisi trainati dai buoi. Col trascorrere degli anni la sagra si evolse e quei carri oggi sono diventati ingegnosi meccanismi.

Due cose però sono rimaste uguali rispetto al passato: lo spirito della festa, colata di pura gioia e semplicità, e i narcisi, belli, eleganti, profumati, freschi.

 

Dal sito ufficiale del Comune di Rocca di Mezzo:
www.comune.roccadimezzo.aq.it